Ti è mai capitato di trovarti un bel giorno a fare la doccia e accorgerti che esce pochissima acqua calda? Brutta sensazione vero? Soprattutto quando si è tutti insaponati e magari abbiamo anche fretta!
La progressiva diminuzione della quantità di acqua calda disponibile è probabilmente dovuta alla formazione di calcare in caldaia che ostruisce il passaggio dell’acqua.
Ma come si forma il calcare?
Il calcare all’interno della caldaia si forma per un processo chimico che avviene all’interno dell’acqua calda al di sopra di una certa temperatura: generalmente inizia a formarsi con temperature superiori ai 45°C e questo si evidenzia dove l’acqua ha una durezza più elevata.
Per una corretta soluzione al problema della formazione di calcare bisogna capire innanzitutto di che tipo di caldaia si sta parlando, perché caldaie con bollitore (foto sopra) sono molto diverse da caldaie bitermiche o caldaie con scambiatore a piastre (foto sotto).
Nella foto superiore è ben evidente che disincrostare il bollitore dalla massa di calcare formatasi negli anni è un lavoro parecchio impegnativo e bisogna valutare se vale la pena eseguirlo o sostituire direttamente il bollitore con uno nuovo.
In alcune tipologie di caldaie è conveniente eseguire un lavaggio chimico del circuito sanitario per disincrostare dal calcare la serpentina dove l’acqua si riscalda, mentre in altre è più conveniente sostituire direttamente lo scambiatore intasato con uno nuovo.
In tutti i casi comunque è meglio prevenire la formazione di calcare con un dispositivo anticalcare che mantenga il circuito sempre pulito ed efficiente.
Dispositivi anticalcare
Esistono in commercio svariati dispositivi anticalcare, dai più economici di tipo magnetico ai più sofisticati, ingombranti e costosi addolcitori.
Il mio consiglio, derivante da anni di esperienza sul campo, è di stare nel mezzo: cioè di inserire a monte della caldaia un semplice ma efficace dispositivo anticalcare a polifosfati. Anche qui la scelta è svariati modelli, ma sicuramente per prestazioni, qualità di risultato e facilità d’uso spicca il modello MINIDOS della ACQUABREVETTI.
Minidos è una pompa volumetrica dosatrice per il dosaggio di polifosfati liquidi. Grazie alle sue particolari caratteristiche permette di prevenire la formazione di incrostazioni calcaree e l’innesco di fenomeni corrosivi degli impianti idrico-sanitari.
Inoltre la Acquabrevetti può soddisfare le esigenze per il trattamento di calcare di impianti più grandi ad esempio ha soluzioni che si adattano al trattamento dell’acqua a interi condomini.
Questo articolo non vuole certo essere esaustivo sul problema del calcare anche perchè non basterebbe un libro per entrare in profondità sull’argomento. Io ho solo raccolto alcune informazioni che ritegno utili per tutti in base all’esperienza aquisita negli anni e agli errori commessi, inevitabilmete, quando si lavora…
Se hai domande particolari o problemi nel tuo impianto riguardanti al calcare parliamone pure…
Se vuoi affidarti ad un professionista serio rivolgiti a noi della FB SERVICE, possiamo aiutarti a risolvere i problemi al tuo impianto o a scegliere la tua caldaia.